Cellulite: comprendere le cause e come contrastarla con metodo e allenamento mirato
La cellulite (panniculopatia edemato-fibro-sclerotica) è una condizione estetica molto comune che interessa la maggior parte delle donne dopo la pubertà. Non è una malattia, ma può avere impatto psicologico e peggiorare in base a ormoni, genetica e stile di vita (studi). Per affrontarla con realismo serve capire cosa accade sotto la pelle e impostare un approccio scientifico, non casuale.
Cosa succede sotto la pelle
Nella cute femminile i setti fibrosi (travecole di collagene) decorrono più perpendicolari alla superficie cutanea rispetto agli uomini. Quando questi setti si ispessiscono/si retraggono, “tirano” la pelle verso il basso formando fossette; contemporaneamente i lobuli adiposi possono spingere verso l’alto, creando rilievi. A ciò si sommano cambiamenti del derma e del microcircolo (edema/infiltrazione a bassa intensità) che accentuano l’aspetto a “buccia d’arancia” (studi).
Perché è più frequente nelle donne
- Ormoni (estrogeni): modulano microcircolo, distribuzione del grasso e metabolismo del collagene (studi).
- Architettura dei setti: più verticale → maggiore predisposizione alle fossette (studi).
- Genetica e biotipo ginoide: adiposità localizzata in cosce/glutei (studi).
Gli stadi clinici (scala di Nürnberger–Müller)
- Stadio 0: pelle liscia in tutte le posizioni; nessun segno nemmeno al pizzicotto.
- Stadio 1: pelle liscia; “buccia d’arancia” solo con pizzicotto.
- Stadio 2: “buccia d’arancia” visibile in piedi, migliora da sdraiata.
- Stadio 3: fossette/nodularità evidenti anche da sdraiata; possibile lassità e ondulazione.
Gli stadi descrivono la visibilità del fenomeno, non la sua causa: setti, derma e lobuli adiposi sono coinvolti a prescindere (studi).
Fattori che la favoriscono
- Ormonali: pubertà, gravidanza, contraccettivi, fasi del ciclo (studi).
- Stile di vita: sedentarietà, fumo, scarso sonno, stress (studi).
- Variazioni di peso: aumento rapido o oscillazioni frequenti (studi).
- Microcircolo/linfatico: stasi edematosa e rimodellamento tissutale (studi).
Allenamento e alimentazione: il binomio che fa la differenza
Un allenamento “a caso” difficilmente migliora la cellulite: serve un protocollo scientifico che tenga conto di intensità, volume, recupero e progressione (studi). Il lavoro strutturato, insieme a una nutrizione bilanciata e al recupero, agisce su tre fronti:
- Microcircolo & drenaggio: l’attività aerobica regolare (camminata veloce, cyclette, ellittica) sostiene flusso ematico/linfatico (studi).
- Tono e supporto muscolare: l’allenamento di forza di glutei e arti inferiori migliora la “base di sostegno” cutanea riducendo la visibilità delle irregolarità (studi).
- Controllo dell’infiammazione e della composizione corporea: dieta equilibrata con adeguate proteine, fibra e grassi “buoni”, gestione del sonno/stress (studi).
Linee guida pratiche
- Forza 2–3×/settimana: focus su glutei/cosce (squat, affondi, hip thrust, step-up) + esercizi di isolamento mirati; progressione di carico/tempo sotto tensione (studi).
- Aerobico 2–4×/settimana: 20–40′ LISS (bassa-moderata intensità) o combinazione con interval training dosato; evita eccessi che stressano il recupero (studi).
- Nutrizione: apporto proteico adeguato, carboidrati di qualità per sostenere il lavoro muscolare, grassi insaturi; taglio calorico moderato se è presente sovrappeso (studi).
- Recupero: 7–9 ore di sonno, gestione dello stress, idratazione.
Trattamenti: cosa aspettarsi davvero
Nessun trattamento è “definitivo”. Le opzioni con evidenza includono tecniche che agiscono sui setti fibrosi (subcision, enzimi come collagenasi in casi selezionati), e dispositivi a energia (onde d’urto, radiofrequenza, laser minimamente invasivi) che migliorano qualità dermica e aspetto nel tempo (studi). I risultati sono migliori quando si combinano trattamento mirato + allenamento + nutrizione + mantenimento (studi).
Conclusione: metodo, non improvvisazione
La cellulite è multifattoriale e diffusa: si può migliorare con un approccio integrato e realistico. Se vuoi un piano strutturato su misura (allenamento, nutrizione, strategie di mantenimento), scrivimi in Direct su Instagram per una consulenza personalizzata.
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In sintesi — Takeaways
- La cellulite nasce dall’interazione tra setti, lobuli adiposi, derma e microcircolo (studi).
- Gli stadi 0–3 misurano la visibilità, non la causa (studi).
- Allenamento mirato + nutrizione + recupero battono l’allenamento casuale (studi).
- I trattamenti aiutano, ma funzionano meglio se inseriti in un piano integrato (studi).
Citazioni e studi
- Bass LS, Kaminer MS. Insights Into the Pathophysiology of Cellulite: A Review. Dermatologic Surgery. 2020.
- Gabriel A, Sobanko JF, et al. Cellulite: Current Understanding and Treatment. Aesthetic Surgery Journal Open Forum. 2023.
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